Oggi vi voglio portare in viaggio verso le montagne della terra d’Abruzzo alla scoperta di liquori artigianali creati, come per magia, da una famiglia di appassionati di natura e cibo che voglio proporvi in questa ricetta, anche senza lattosio, per preparare i miei Gamberi con crema di cannellini al Ratafià.

Liquori artigianali in cucina

Vi presento i liquori dell’azienda Scuppoz partendo dal nome. Il termine “Scuppoz” è una parola abruzzese onomatopeica che ricorda lo “schioppare dei bicchieri” per brindare e festeggiare, ma oggi, Scuppoz è un’azienda artigianale che produce liquori utilizzando quello che la terra delle montagne regala: erbe spontanee, bacche e tanta energia creativa.

Prima di incontrare i liquori Scuppoz, ho incontrato Anna, l’incontenibile moglie della seconda generazione di alchimisti delle erbe la cui passione nel raccontare le battaglie e le sfide di produrre liquori sulle montagne ostili dell’Abruzzo mi ha talmente rapita da farmi immaginare come sarebbero stati questi “spiriti forti e gentili” come recita il motto delle “Medicinette”.

Le "Medicinette" dell'azienda Scuppoz

Le “Medicinette” dell’azienda Scuppoz

Ratafià: liquore alle amarene di collina e Montepulciano

Per la mia ricetta, ho scelto il liquore alle amarene Ratafià preparato con le amarene di collina ed il vino Montepulciano, ingredienti che gli conferiscono una struttura potente. Il Ratafià Scuppoz può essere consumato anche dalle persone con celiachia perché preparato solamente con vino rosso, succo di amarene e alcool, quindi senza l’aggiunta di aromi (qui trovate le regole di AIC per la scelta di liquori sicuri).

Da dove arriva il nome Ratafià? Dall’espressione latina“ut rata fiat”, sia ratificato l’atto, perché era usanza bere questo liquore (preparato dalle donne, ma bevuto soprattutto dagli uomini) subito dopo la ratifica di un contratto notarile, a sancirne la validità.

I liquori Scuppoz sono un viaggio di aromi, sapori e storie di montagna che io vi ho voluto proporre in questa ricetta perché anche i piccoli di casa possano gustarsi appieno l’esperienza senza assumere la parte alcolica per la quale dovranno aspettare un po’ di anni!

E ricordatevi di seguire le avventure di Anna sui social (https://www.instagram.com/scuppoz_spirits/ ): non ve ne pentirete!

gamberi con crema di cannellini al ratafia

La ricetta dei Gamberi con crema di cannellini al Ratafià

14,10 g carboidrati per 100 g

Ingredienti per 4 persone

  • 400 g cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti (oppure Cipolla di Tropea)
  • 400 g cannellini già cotti
  • 8 code di gamberi
  • 2 scalogni
  • brodo vegetale
  • Ratafià – Liquore alle amarene Scuppoz*
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione

  1. Affettate la cipolla rossa e mettetela ad appassire in una padella antiaderente con un filo d’olio per qualche minuto, poi copritela con brodo vegetale e lasciatela cuocere senza che rosoli.
  2. Quando la cipolla sarà morbida e il brodo si sarà asciugato, sfumate con 4-5 cucchiai di Ratafià, aggiustate di sale e pepe e lasciate addensare il liquore per alcuni minuti, quindi spegnete il fuoco.
  3. Preparate la crema di cannellini. Mettete lo scalogno tritato in una padella antiaderente, lasciatelo dorare, quindi aggiungete i cannellini già cotti e lasciateli insaporire per circa 5 minuti.
  4. Trasferite i cannellini in un frullatore, aggiungete il quantitativo di brodo necessario ad ottenere una crema densa frullando il tutto. Aggiustate di sale e pepe.
  5. Trasferite la cipolla cotta al Ratafià in una ciotola in modo da potere utilizzare la padella per scottare i gamberi: lasciando il fondo di cottura della cipolla, fate scottare le code di gamberi per massimo 2 minuti per parte.
  6. Ora componete il piatto: con un anello, formate un disco di crema di cannelli, adagiatevi sopra la cipolla al Ratafià, quindi 2 gamberi e completate con una macinata di pepe e un filo leggerissimo di olio.

gamberi con crema di cannellini al ratafia

La versione con glutine dei Gamberi con crema di cannellini al Ratafià

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di adattamenti per la versione con glutine.

Avete già deciso cosa preparare per il pranzo di Pasquetta? Viste le temperature degli ultimi giorni, che ne dite di qualche ricetta per organizzare un picnic, magari in riva al mare? Allora questa Quiche di tonno e peperoni potrebbe essere una ricetta perfetta da gustarsi seduti in terra.

E visto che è un giorno di festa, ho pensato di proporvi un menù completo che potete realizzare facilmente seguendo le ricette. Cosa porterò nel mio cestino da picnic? Sicuramente questa Quiche di tonno e peperoni, una golosa e comoda Insalata di pollo marinata alle erbe (da preparare con comodo qualche giorno prima) e i miei Tartufini con sopresa.

Tutto rigorosamente facile da gustarsi anche senza la tavola apparecchiata. Siete pronti per preparare il cestino del picnic?

La ricetta della Quiche di tonno e peperoni

carboidrati 28,10 g per 100 g

Ingredienti per 6-8 persone

Ingredienti per la brisé

  • 250 g farina per Pane e paste lievitate BiAglut (per versione con glutine, vd. sotto)**
  • 80 g burro
  • 50 g acqua
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di paprika affumicata
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per la farcia

  • 400 g peperone rosso
  • 350 g peperone giallo
  • 200 g tonno in olio di oliva, sgocciolato
  • 130 g formaggio spalmabile
  • 100 g olive denocciolate verdi e nere*
  • 80 g cipollotti
  • 70 g yogurt greco zero grassi
  • olio extra vergine di oliva
  • origano
  • sale e pepe

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione

  1. Preparate la pasta brisé mescolando tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo. Mettetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per il tempo necessario a preparare la farcia.
  2. Tritate il cipollotto e fatelo appassire in una padella antiaderente con un filo d’olio extra vergine di oliva. Aggiungetevi i peperoni tagliati a pezzetti, insaporite di sale e pepe e fate cuocere a fuoco vivace per circa 5 minuti. Mettete da parte.
  3. Mettete il formaggio spalmabile e lo yogurt in una terrina, aggiungete le olive leggermente tritate, il tonno sgocciolato e sbriciolato, quindi aggiungete anche peperoni e cipollotti: mescolate bene, aggiustate di sale e pepe.
  4. Stendete la brisé su un foglio di carta forno e ricoprite una teglia da 24 cm di diametro lasciando i bordi alti. Versate il ripieno di verdure e tonno, quindi abbassate i bordi con i rebbi di una forchetta in modo da sigillare la quiche. Spolverate con un pizzico di origano e cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti.
  5. Servite la quiche tiepida accompagnandola, a piacere, con salsa guacamole.

quiche-di-peperoni-e-tonno

La versione con glutine della Quiche di tonno e peperoni

La farcia della ricetta è naturalmente senza glutine, mentre per preparare la pasta brisé sostituite la farina BiAglut con pari quantità di farina di frumento, ma riducete il quantitativo di acqua a soli 20 g.

Se volete stupire gli amici con semplicità, la Salsa per bruschette al pomodoro può essere un’idea: con 3 ingredienti e gli aromi dell’orto avrete un topping per il pane che sarà irresistibile come le ciliegie!

Con così pochi ingredienti, il segreto per il successo è la loro qualità ed in particolare i pelati faranno davvero differenza ed io vi consiglio di provare i Pelati Ciro Flagella che una volta assaggiati, vi lasceranno il segno. Se poi volete un trattamento da re, preparate 2 salse seguendo lo stesso procedimento, ma utilizzando per una il pomodoro rosso e per l’altra il pomodoro giallo: sarà come avere un cono gelato con i vostri due gusti preferiti.

Per una Salsa per bruschette perfetta, ricordatevi di eliminare completamente i semi dai pelati e di evitare i residui di erbe nella salsa mettendole in un contenitore che permetta la fuoriuscita degli oli essenziali senza il rischio di staccare foglioline o semi.

E se avete il tempo per tritare qualche scalogno in più, fatevi un piccola scorta conservando la salsa in un vasetto in frigorifero per accompagnare antipasti e secondi a vostro piacimento.

ingredienti

La ricetta della Salsa per bruschette al pomodoro

6,6 carboidrati per 100 g

Ingredienti per 4 persone

  • 500 g pomodori pelati Ciro Flagella
  • 150 g scalogno
  • 50 g olio extra vergine di oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 mazzetto aromatico (rosmarino, timo, maggiorana, santoreggia)
  • olio extra vergine, peperoncino, aglio, sale

Preparazione della Salsa per bruschette

  1. Tagliate i pomodori pelati a metà, eliminate i semi, quindi cubettate la polpa. Tritate lo scalogno finemente e stufatelo in 50 g di olio, quindi aggiungete il pomodoro a cubetti, l’aglio e il mazzetto aromatico messo in un sacchettino o in un colino affinché rilasci solamente l’aroma.
  2. Lasciate cuocere a fuoco lento fino a quando il pomodoro si sarà disfatto e il liquido sarà completamente evaporato, quindi almeno 1 ora.
  3. Servite la Salsa di pomodori sulle bruschette oppure come accompagnamento per carne o pesce.

salsa di pomodori gialli

La versione con glutine della Salsa per bruschette 

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di adattamenti per la versione con glutine.

Siccome il caldo di questa estate non ci abbandona, sono alla costante ricerca di ricette fredde che possano soddisfare il palato, essere sane e soprattutto essere piacevolmente rinfrescanti, ecco perchè vi propongo la Crema di peperoni e lenticchie con crostini alle acciughe, questa volta in abbinamento ad un fantastico calice!

Infatti, un caro amico che conosce la mia passione per i vini mi ha regalato una bottiglia di Viognier Linea Ars Magna di Omina Romana del 2017 per il quale ho voluto creare una ricetta ad hoc. Ecco allora il mio abbinamento perché il suo bouquet intenso e complesso di erbe aromatiche si sposa perfettamente con il dolce profumo del peperone, ravvivato dalla sapidità delle acciughe e delle scagliette di Parmigiano Reggiano 36 mesi che rispecchiano magistralmente la nota minerale che il vino trae dai terreni vulcanici dove crescono le viti.

La ricetta è ricca di fibre grazie ai peperoni e alle lenticchie, è inoltre un’ottima fonte di vitamine, le acciughe ci garantiscono la presenza di Omega 3 e il parmigiano 36 mesi ci permette non solo di assumere calcio, ma rende la ricetta adatta anche a chi è intollerante alle proteine del latte: insomma, una “ricetta integratore” come la chiamerebbe la mia amica dietista clinica dell’Ospedale Buzzi di Milano, Alessandra Bosetti, proprio come le Torrette di riso venere con crema di mandorle e pomodori.

Restando in città mentre gli altri sono in vacanza, il modo migliore per regalarsi qualche momento di piacere e relax è sicuramente concedersi un buon piatto ed un calice di vino di quelli che rimangono nel file della memoria come le foto scattate d’estate.

Omina romanaViognier

La ricetta della Crema di peperoni e lenticchie con crostini alle acchiughe

12,74 g di carboidrati per 100 g di crema di peperoni e lenticchie senza crostini

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg peperoni (2 peperoni rossi e 2 gialli)
  • 100 g lenticchie decorticate
  • 2 fette di pane integrale senza glutine**
  • 30 g Parmigiano Reggiano 36 mesi
  • 4 acciughe sott’olio
  • olio extra vergine di oliva
  • peperoncino
  • sale e pepe
  • fiori eduli per decorare

**Prodotti specifici per celiaci

Preparazione

  1. Pulite i peperoni, tagliateli a metà, eliminate il picciolo, i semi e i filamenti bianchi, quindi tagliateli in quarti e metteteli nel forno sotto il grill a 200°C fino a quando la buccia sarà leggermente scura. Chiudete i peperoni in un sacchetto di carta e quando saranno freddi, pelateli e metteteli da parte.
  2. Bollite le lenticchie in acqua leggermente salata fino a quando saranno cotte: con le lenticchie decorticate ci vorranno circa 15 minuti. Scolatele e lasciatele raffreddare.
  3. Mettete un filo d’olio extra vergine in una padella antiaderente, fatevi sciogliere le acciughe sott’olio scolate e quando si saranno disfatte, aggiungete il pane integrale tagliato a cubetti e fatelo tostare bene su tutti i lati.
  4. Ora preparate la crema mettendendo i peperoni pelati e le lenticchie in un frullatore e quando avrete ottenuto una crema liscia ed omogenea, aggiustate di sale, pepe e peperoncino.
  5. Dividete la crema fredda in 4 ciotole, cospargete la superficie con lamelle di parmigiano e i crostini alle acciughe, quindi completate con dei fiorellini eduli.

crema di peperoni e lenticchie

La versione con glutine della Crema di peperoni e lenticchie con crostini alle acchiughe

Per la versione con glutine della ricetta, sostituite il pane integrale senza glutine con pane convenzionale.

 

Pur continuando ad amare il “vecchio” modo di viaggiare, ho deciso di intraprendere un viaggio di scoperta del Provolone Valpadana DOP attraverso il progetto “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe” in collaborazione con la Commissione Europea e l’Associazione Italiana Food Blogger. Il progetto è finalizzato a migliorare la riconoscibilità dei prodotti a marchio europea di qualità e a promuoverne il consumo.

logo progetto 

Il mio incontro con questo prodotto risale alla mia infanzia quando accompagnavo mio padre alla Fiera internazionale del bovino da latte a Cremona dove negli stand gastronomici che animavano l’evento di socializzazione degli allevatori del Nord Italia esponevano enormi forme di formaggio, lucide, a volte tondeggianti e altre volte cilindriche, che con le loro dimensioni mi affascinavano e, allo stesso tempo, spaventavano.

Dopo tanti anni, scoprire come viene prodotto questo formaggio, mi riempie il cuore di gioia.

Il Provolone Valpadana DOP dolce e piccante

Da dove arriva il nome di questo formaggio? Dal verbo “provare” perché in passato, quando non esistevano mezzi tecnologici per verificare che la cagliata fosse fermentata al punto giusto per essere filata, si prendevano pezzetti della stessa e si facevano “prove” di filatura (da cui il nome Provola e il suo accrescitivo Provolone) fino a quando risultavano perfette per procedere.

marchio

La zona di produzione del Provolone Valpadana DOP comprende una parte della Lombardia, parte del Veneto, la provincia di Piacenza e parte della provincia di Trento, area caratterizzata dalla presenza della Pianura Padana.

Il processo produttivo in breve

  1. Preparazione del latte in caldaia entro le 60 ore successive alla mungitura.
  2. Aggiunta del siero fermentato a partire dalla fine della lavorazione del giorno precedente e, eventualmente, di batteri lattici aggiuntivi sempre ottenuti dal siero del Provolone Valpadana DOP.
  3. Caglio e coagulazione, la fase da cui parte la differenziazione tra Provolone dolce e Provolone piccante grazie all’aggiunta di caglio di vitello nel primo e di caglio di capretto nel secondo che provocano la coagulazione del latte ad una temperatura compresa tra i 36 e i 39°C.
    coagulazione

    Coagulazione (foto del Consorzio del Provolone Valpadana DOP)

  4. Fermentazione e taglio della pasta, quando la cagliata viene fatta riposare fermentando su idonee superfici e, una volta pronta, tagliata per essere poi filata.
  5. Filatura, il trattamento in acqua a 85-95°C che consiste nel fare sciogliere la cagliata tirandola in modo da formare lunghi fili.
  6. Modellatura, raffreddamento e rassodamento, quando la pasta filata viene modellata manualmente o in appositi stampi e messa in acqua gelida per favorire un veloce raffreddamento e conseguente rassodamento.
  7. Salatura, che consiste nell’immersione delle forme in salamoia per un periodo di tempo dipendente dalla dimensione delle stesse.
    salatura

    Salatura (foto del Consorzio Provolone Valpadana DOP)

  8. Legatura, eventuale affumicatura e stagionatura sono le fasi finali della produzione in quanto una volta legate le forme, queste potranno essere affumicate e stagionate oppure conservate per tempi brevi nel caso del Provolone Valpadana DOP dolce.
stagionatura

Stagionatura (foto del Consorzio Provolone Valpadana DOP)

Tante forme per tanti sapori

Da grande appassionata di formaggi, trovo davvero insolita la varietà di forme con cui si può presentare il Provolone Valpadana DOP perché ogni pezzatura avrà le proprie peculiarità in termini di sapore, quindi non solo esiste la differenziazione tra dolce e piccante, ma al loro interno passando da piccole forme da 6 kg a enormi formaggi da 100 kg, il profilo sensoriale si sviluppa in una molteplicità di sfumature.

Per questo motivo le stagionature possono variare da un minimo di 10 giorni a oltre 240 giorni!

Come utilizzare il Provolone Valpadana DOP

Data la varietà di sapori, consistenze e stagionature, il Provolone Valpadana DOP può essere utilizzato in un’infinità di ricette che verranno quindi caratterizzate dalla scelta che faremo: una versione delicata con profumo di latte oppure un tocco deciso di sapidità e piccantezza, quasi avessimo aggiunto un pizzico di peperoncino.

Il Provolone può essere utilizzato direttamente crudo oppure in preparazioni che andranno cotte in padella o in forno. Ecco la ricetta che ho preparato da condividere con voi e che ho cucinato usando il Provolone Valpadana DOP dolce, ma che potrete tranquillamente modificare usando la versione piccante dello stesso formaggio ottenendo un risultato completamente diverso: divertitevi a sperimentare!

La ricetta dei Muffin salati al Provolone Valpadana DOP

carboidrati 33,43 g per 100 g

Ingredienti per 4 grossi muffin

  • 90 g farina di riso integrale*
  • 75 g Provolone Valpadana DOP dolce o piccante (dolce nella foto)
  • 2 uova
  • 35 g amido di tapioca*
  • 30 g latte
  • 25 g olio extravergine di oliva
  • 20 g pomodorini secchi
  • 5 g lievito in polvere per torte salate*
  • sale e pepe

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione

  1. Tritate grossolanamente il Provolone e i pomodorini secchi e metteteli da parte.
  2. Mettete la farina di riso e l’amido di tapioca in una planetaria o in una terrina, quindi impastate con uova, latte e olio fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso; infine aggiungete il lievito, il provolone e i pomodorini e aggiustate di sale e pepe.
  3. Versate il composto in 4 pirottini da muffin piuttosto grandi riempiendoli per 3/4 del volume.
  4. Cuocete i muffin in forno statico preriscaldato a 180°C per 20 minuti.
  5. Sfornate i muffin e mangiateli tiepidi: sono golosissimi!

muffin salati al provolone

La versione con glutine dei Muffin salati al Provolone Valpadana DOP

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di adattamenti per la versione con glutine.

Vi ricordate il libro della mia amica blogger Raffaella Fenoglio del blog Tre civette sul comò intitolato “50 sfumature di caffè“? Ecco la seconda golosissima ricetta: Tomini al caffè con salsa di yogurt e mele dorate. E se amate il caffè, provate anche gli Gnudi al caffè.

Due chiacchiere con Raffaella

  1. Come mai proprio un libro sul caffè?

Il caffè è uno spunto che piaceva a tutti e tre: la sottoscritta, Silvia Casini e Francesco Pasqua. È un elemento universale, del quale sono intrisi musica, letteratura e cinema. Abbiamo aggiunto storia, curiosità, caffeomanzia, ricette, caffè storici, coffe painting, galateo, costellazioni stellari, oroscopo, aforismi…e molti molti esperti e alla fine avevamo raccolto talmente tanto di quel materiale da poter fare un’enciclopedia! Il difficile è stato tagliare, limare, decidere cosa fosse meno interessante. L’editore, poi, ha lavorato sulle infografiche e il risultato finale ha superato le nostre aspettative.

  1. C’è una ricetta del libro alla quale sei particolarmente legata?

Ammettiamolo il difficile è stato proprio la parte food & wine: non volevamo scadere nelle ricette banali – non troverete il tiramisù – e ci immaginavamo un menù completo a base del “vino d’Arabia”. La ricetta che io più amo, tra le 50 proposte, è Formaggi con chutney di frutta al caffè.  A questa ricetta abbiamo abbinato un SAUVIGNON BLANC SESTO 21 di Casata Mergè. Vino laziale, da uve 100% Sauvignon Blanc, strutturato, adatto ad accompagnare formaggi particolari.

  1. Nelle tue ultime pubblicazioni, la cucina è parte integrante di altre forme di arte come la poesia, la letteratura e il cinema. Come è nata l’idea di questo approccio e cos’altro sta bollendo in pentola?

Nel 2020, con Silvia Casini e Francesco Pasqua, abbiamo buttato giù alcuni progetti letterari nei quali fondere le nostre competenze – quali cinema, poesia, letteratura, musica, food and wine –. Con nostra somma gioia molti di quei progetti, una volta approdati sui tavoli delle Case Editrici di settore, hanno avuto esito positivo! Quindi per i prossimi due anni ne vedrete delle belle! Sono in uscita volumi assai interessanti ed eclettici. Inoltre, noi tre, presi singolarmente, siamo scrittori di narrativa e abbiamo in uscita un libro ciascuno.

  1. Il nostro primo incontro è avvenuto quando è uscito il tuo libro l’Indice GliceAmico, argomento a me particolarmente caro per le attenzioni che ci richiede il diabete, da dove nasce il tuo interesse su questo tema?

Il diabete ha toccato la mia famiglia. Questo mi ha stimolato a occuparmi di ricette  a basso indice glicemico ma finché non sono usciti i ricettari legati al mio blog – Tre Civette sul Comò – io non immaginavo quanto fosse diffuso, soprattutto in età infantile.  Trovo incisivi i tuoi corsi di cucina online coadiuvati da una nutrizionista clinica. Questa è la via per informare nel modo migliore senza spaventare i pazienti e le loro famiglie.

Tomini al caffè con salsa di yogurt e mele dorate

carboidrati 4,45 g per 100 g

Ingredienti per 4 persone

  • 4 tomini di circa 90 g ciascuno
  • 200 g mela
  • 125 g yogurt greco zero grassi naturale
  • 1 tazza di caffè forte
  • 30 g zenzero
  • 1 limone biologico, scorza e succo

Preparazione

  1. Prima di tutto mettete i tomini in una terrina a marinare con la tazza di caffè e lo zenzero pelato e tagliato a lamelle. Lasciateli riposare per circa un’ora in frigorifero.
  2. Sbucciate la mela, tagliatela a spicchi e rosolateli in un filo di olio extra vergine di oliva in una padella antiaderente fino a quando saranno leggermente dorati su entrambi i lati.
  3. Togliete i tomini dalla marinatura, puliteli dal caffè tamponandoli con carta assorbente e cuoceteli in una padella antiaderente oppure su una griglia.
  4. Preparate la salsa allo yogurt aromatizzandolo semplicemente con la buccia di limone grattugiata e qualche cucchiaino di succo.
  5. Servite i tomini bollenti accompagnandoli con la salsa di yogurt e qualche spicchio di mela dorata.

tomini al caffè con salsa di yogur e mele dorate

La versione con glutine dei Tomini al caffè con salsa di yogurt e mele dorate

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di nessun adattamento per la versione con glutine.

 

 

La Sicilia è sicuramente una delle destinazioni più ambite per arte e cucina ed uno dei suoi simboli gastronomici è sicuramente la Caponata siciliana di cui condivido la ricetta di cari amici di Carini, vicino a Palermo, che sentiamo parte della nostra famiglia. Unica modifica che ho apportato: non ho fritto le melanzane… non me ne vogliate!

Proprio per la sua italianità, ho scelto la ricetta della Caponata come protagonista di un fantastico progetto per fare conoscere al pubblico internazionale cosa contengono i prodotti di un’azienda cosmetica virtuosa, Davines, che utilizza presidi Slow Food per estrarre i propri principi attivi. Quindi potete guardare il video realizzato nel Giardino scientifico di Davines per scoprire che gli ingredienti della Caponata sono anche gli ingredienti degli shampoo solidi tanto amici dell’uomo che dell’ambiente.

Allora buon viaggio alla scoperta di una ricetta che ci rende belli dentro e fuori!

La ricetta della Caponata siciliana senza frittura 

carboidrati 9,34 g per 100 g

Ingredienti per 6-8 persone

  • 830 g melanzane preferibilmente tonde oppure striate
  • 550 g tra passata di pomodoro e pelati
  • 300 g cipolla
  • 225 g sedano
  • 150 g olive verdi sotto sale (io ho usato le olive verdi denocciolate*)
  • 60 g uvetta
  • 40 g pinoli
  • 30 g capperi sotto sale
  • 10 g zucchero
  • olio extra vergine di oliva, aceto di vino bianco e sale

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Ingredienti della caponata

Preparazione della Caponata siciliana senza frittura

  1. Lavate e sbucciate le melanzane, quindi tagliatele a dadini, spolveratele con un pizzico di sale fino e mettetele a spurgare in un colino per un paio d’ore. Asciugate le melanzane dall’acqua che avranno rilasciato e fatele appassire in una padella antiaderente con un filo d’olio (questo è il passaggio che fa la differenza rispetto alla ricetta siciliana originale in cui le melanzane vengono fritte).
  2. Mettete a bagno l’uvetta nell’acqua.
  3. Nel frattempo, tagliate a pezzetti il sedano e fatelo cuocere per circa 5 minuti in acqua bollente, quindi scolatelo (senza buttare l’acqua di cottura) e mettetelo da parte.
  4. Se usate le olive verdi sotto sale, rimuovete il sale buttandole qualche secondo nell’acqua di cottura del sedano. Io ho usato le olive verdi denocciolate che ho semplicemente tagliato a metà e messo da parte.
  5. In una padella antiaderente, versate un filo d’olio extra vergine e fate rosolare la cipolla tagliata a fette, quindi aggiungete il sedano, le olive e i capperi ben dissalati e lasciate insaporire per una decina di minuti.
  6. Nel frattempo, in un’altra padella antiaderente, fate cuocere la passata e i pelati per circa 15 minuti in modo che si restringano aggiungendo lo zucchero e un pizzico di sale. Infine, versatevi dentro il composto di verdure, le melanzane, l’uvetta strizzata e i pinoli. Mescolate e lasciate insaporire per circa un minuto, poi allontanate dal fuoco e aggiungete l’aceto di vino bianco a piacere. Aggiustate eventualmente di sale e servite la caponata tiepida oppure fredda.

Caponata

La versione con glutine della Caponata siciliana senza frittura 

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di adattamenti per la versione con glutine.

E’ arrivata l’estate e con essa il caldo che ci va venire voglia di piatti freschi e gustosi e allora è il momento ideale per preparare queste Cheesecake salate con zucchine e olive senza dovere accendere forno o fornelli!

Della cheesecake ci sono tutti gli ingredienti, ma la forma è decisamente più movimentata nel bicchierino, ideale per un antipasto allegro e colorato. La buccia di limone e la menta danno freschezza con il loro profumo, le zucchinette regalano croccantezza e le olive l’inconfondibile sapidità, insomma un’esperienza completa per i sensi e tanta gioia per i commensali!

Cosa aspettate? Vi servono solo pochi ingredienti, potete seguire il video per la preparazione e in 15 minuti avrete tutto pronto per stupire famigliari e amici. E se volete chiudere il pasto con la versione dolce della cheesecake, provate queste Cheesecake alla fragola.

 

Cheesecake salate con zucchine e olive

carboidrati 10,70 g per 100 g

Ingredienti

  • 300 g ricotta mista
  • 100 g zucchinette
  • 40 g Mini grissini Le Veneziane**
  • 40 g olive nere denocciolate
  • 20 g Pecorino romano grattugiato
  • 20 g mandorle spellate e tostate
  • 1 limone con buccia edibile
  • origano fresco o polvere di capperi*
  • foglie di menta
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione

  1. Lavate le zucchinette e tagliatele a tocchetti, mettetele in una ciotolina con le olive tagliate a dadini, 3 cucchiai d’olio extra vergine di oliva e una grattugiata di scorza di limone, sale e pepe. Mescolate e lasciate insaporire.
  2. Preparate la crema di ricotta: mettete la ricotta in una terrina, aggiungete il Pecorino romano grattugiato, aggiungete un pizzico di origano fresco tritato oppure polvere di capperi, infine aggiustate di sale e pepe,
  3. Sbriciolate i grissini e suddivideteli sul fondo di 8 bicchierini. Copriteli con la crema di ricotta e completate la preparazione con l’insalata di zucchine e olive e le mandorle tostate leggermente tritate.
Le cheesecake pronte per essere gustate

Le cheesecake pronte per essere gustate

La versione con glutine delle Cheesecake con zucchine e olive

Sostituite i Mini grissini senza glutine con grissini convenzionali, mentre tutti gli altri ingredienti sono naturalmente senza glutine.

Avete poco tempo a disposizione, ma avete voglia di qualcosa di sfizioso e versatile? I Mini grissini al saraceno saranno una versa sorpresa. Guardate come prepararli sul mio canale YouTube!

Pochissimi ingredienti, veloci e facili da preparare, li potrete usare per un aperitivo o per rendere ancora più ricco il cestino del pane, magari abbinandoli a della Focaccia al grano saraceno e mais.

La base è una pasta brisèe il cui sapore è arricchido dai semi di sesamo frullati che ci permettono di ridurre il quantitativo di sale contenuto, ma non dimentichiamo che sono Mini grissini al saraceno che contengono burro, quindi non esageriamo nel consumo…visto che sono irresistibili!

Infine, i semi di sesamo sono ricchi di calcio, oltre a contenere Omega 3 ed Omega 6, quindi sono ottimi integratori per gli intolleranti al lattosio e per prevenire l’osteoporosi.

La ricetta dei Mini grissini al saraceno   

carboidrati 49,7 g per 100 g

Ingredienti

  • 130 g farina per pane Nutrifree** (per versione con glutine, vd. sotto)
  • 60 g farina di grano saraceno*
  • 80 g burro
  • 40 g acqua
  • 1 albume d’uovo
  • 20 g semi di sesamo
  • 1 pizzico di sale

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione dei Mini grissini al saraceno

  1. Mettete i semi di sesamo in un frullatore e frullate in modo da ottenere una farina.
  2. In una terrina mescolate tutti gli ingredienti: la farina di sesamo, la farina per pane e la farina di grano saraceno, un pizzico di sale, il burro freddo a pezzettini, l’albume e l’acqua e mescolate in modo da ottenere un composto omogeneo.
  3. Formate una palla con l’impasto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e mettetelo a riposare in frigorifero per 1 ora.
  4. Prendete dei pezzetti di impasto e formate dei cilindri di 1 cm di diametro, tagliateli in pezzi di 3-4 cm di lunghezza e adagiateli su una teglia foderata con carta forno.
  5. Cuocete i grissini in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti.
I mini grissini al saraceno pronti per essere gustati come stuzzichino

I mini grissini al saraceno pronti per essere gustati come stuzzichino

La versione con glutine dei Mini grissini al saraceno

Sostituite la farina Nutrifree con 150 g di farina per pane ed eventualmente riducete il quantitativo di acqua se l’impasto dovesse risultare troppo morbido.

Le Pasqualine ai carciofi senza glutine sono la mia versione in monoporzione della Torta Pasqualina, il classico della Pasqua e simbolo di rinascita per eccellenza.

Preparate con l’immancabile pasta brisée, nel ripieno, oltre alle erbette, ho utilizzato carciofi e uova di quaglia per un gusto irresistibile.

Se il tempo e le temperature ce lo permetteranno, con le Pasqualine ai carciofi potremo anche organizzare il pranzo di Pasqua o Pasquetta all’aperto, addirituttura sotto forma di picnic, visto che le mini-tortine sono facilissime da trasportare e da gustare, sia seduti che in piedi.

Siete pronti a impastare? Iniziamo e… serena Pasqua a tutti voi!

La ricetta delle Pasqualine ai carciofi  

carboidrati 19,26 g per 100 g

Ingredienti per la brisée

  • 300 g farina per Pane e Paste lievitate Biaglut** (per farina con glutine, vd. sotto)
  • 150 g burro
  • 80 g acqua
  • sale

Ingredienti per la farcia

  • 300 g ricotta vaccina
  • 200 g carciofi puliti
  • 200 g erbette pulite
  • 100 g Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 12 uova di quaglia
  • 1 uovo
  • 10 g prezzemolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • sale, pepe

Ingredienti per la besciamella

  • 100 g latte
  • 10 g farina di riso integrale*
  • 10 g olio extra vergine di oliva
  • sale

**Ingredienti specifici per celiaci

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione delle Pasqualine ai carciofi

  1. Impastate tutti gli ingredienti per la brisée in una planetaria o in una terrina fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Coprite la brisée con pellicola trasparente e mettetela a riposare in frigorifero per il tempo necessario a preparare la farcia.
  2. Fate scottare le erbette in una padella antiaderenti con un filo d’olio e usando la sola acqua residua dal lavaggio. Fate evaporare bene l’acqua prima di tritarle.
  3. Pulite i carciofi rimuovendo le foglie più coriacee, spuntateli, tagliateli a metà per rimuovere la barbetta interna e tagliateli a spicchi. Fate cuocere i carciofi in una padella antiaderente con un filo d’olio extra vergine e uno spicchio d’aglio (da togliere alla fine della cottura), insaporendoli con un pizzico di sale.
le mammole

Le mammole

4. Preparate la besciamella. Mettete il latte sul fuoco e portatelo a bollore. Nel frattempo mescolate l’olio con la farina di riso e quando il latte è giunto a bollore, iniziate ad aggiungerlo lentamente nel composto di farina di riso mescolando in modo da non formare grumi. Aggiungete il latte e rimettete il tutto sul fuoco fino a quando la besciamella non inizierà ad addensarsi. Aggiustate di sale e lasciate intiepidire.

5. Mettete la ricotta in una terrina, aggiungetevi le erbette e i carciofi tritati. Tritate anche il prezzemolo, aggiungetelo al composto e insaporitelo con il parmigiano grattugiato, sale e pepe. Infine aggiungete la besciamella e mescolate bene.

6. Stendete un disco sottile di pasta su un tagliere e tagliate 12 dischi del diametro necessario per ricoprire degli stampi da tartellette. Io ho utilizzato lo stampo antiaderente da 12 tartellette Le Creuset e un coppapasta da 12 cm di diametro. Coppate i dischi per rivestire tutti gli spazi dello stampo.

7. Farcite i gusci di brisée con il ripieno riempiendoli per ¾ del volume e creando un buco nel centro del ripieno. Riempite il buco nel ripieno rompendovi dentro un uovo di quaglia, quindi ricoprite l’uovo con altro ripieno.

La preparazione delle pasqualine

La preparazione delle pasqualine

8. Tagliate 12 dischi di pasta brisée della dimensione necessaria a ricoprire e sigillare ogni pasqualina usando una forchetta. Infine sbattete l’uovo e spennellate la superficie di tutte le pasqualine e con uno stuzzicadenti bucate la superficie di ogni tortina nel centro: il buchino fungerà da “camino” e ridurrà il rischio di rottura delle pasqualine in cottura.

9. Mettete le pasqualine a cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti o comunque fino a quando la superficie sarà dorata. Togliete le pasqualine e servitele tiepide o fredde.

Pasqualine ai carciofi

Le pasqualine ai carciofi pronte per essere gustate

La versione con glutine delle Pasqualine ai carciofi

Sostituite la farina senza glutine BiAglut della brisée con pari quantità di farina di frumento.