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A distanza di un anno, sono ripartita virtualmente verso Rieti per incontrarmi nuovamente con blogger, giornalisti ed appassionati di cucina a scoprire altri prodotti del territorio della Alta Valle del Velino attraverso la prima ricetta: la Zuppa di castagne e cicerchie.

Questa zuppa è naturalmente priva di glutine e la presenza dei legumi contribuisce a tenere sotto controllo la parte di carboidrati fornita dalle castagne secche e dalle patate, alimenti che richiedono un po’ di attenzione per una gestione corretta della glicemia.

Il viaggio dei sapori nel cuore d’Italia: Zuppa di castagne e cicerchie

zuppa di castagne e cicerchie

Il progetto di turismo e cultura territoriale è stato ideato dalla Camera di Commercio Rieti Viterbo in collaborazione con l’Azienda Speciale Centro Italia Rieti ed è finalizzato a mettere in evidenza le eccellenze del territorio. Guardate anche le ricette cucinate lo scorso anno: l’Amatriciana e la Pasta di legumi con lenticchie di Rascino.

Gli ingredienti protagonisti della Zuppa di castagne e cicerchie sono due tipologie di castagne e le cicerchie secche.

Le castagne del reatino sono il Marrone di Antrodoco e la Rossa del Cicolano, entrambe varietà di pregio che sono sempre state legate all’economica di queste aree e quindi una delle componenti principali della dieta delle popolazioni montane assieme alla ricca scelta di legumi. Nella nostra zuppa, abbiamo utilizzato il marrone di Atrodoco secco, lasciato rinvenire in acqua per circa mezzora, e crudo tagliato a fettine per aggiungere un delizioso profumo di fresco e un tocco croccante alla preparazione.

La cicerchia o pisello d’India (espressione che ne tradisce la provenienza da terre lontane) è un legume la cui coltivazione è preziosa in aree tendenti alla siccità e alla carestia, quindi garantiva la sussistenza ai contadini anche nelle annate in cui gli altri prodotti non riuscivano a portare frutti, quindi importanti nonostante la difficile raccolta.

Le cicerchie hanno un sapore dolce, simile a quello dei ceci, che conquista facilmente il palato, ma siccome crescono su terreni sassosi è importante sottoporle ad un attento esame visivo prima di metterle in pentola: i ristoranti di questa zona d’Italia sono spesso dotati di una buona polizza assicurativa a copertura delle eventuali spese per l’intervento di un dentista dopo una gustosa tappa a tavola!

Allora siete pronti per scoprire il cuore dell’Italia con un’altra ricetta? Armiamoci di pentole e ingredienti e cuciniamola insieme.

La ricetta della Zuppa di castagne e cicerchie

16,04 g carboidrati per 100 g

Ingredienti per 4 persone

  • 1,2 litri di acqua
  • 300 g cicerchie secche (da mettere in ammollo almeno 8 ore prima)
  • 100 g castagne secche (da mettere in ammollo per 1 ora)
  • 100 g patate
  • 20 g olio extra vergine di oliva, più quello per guarnire
  • 4 castagne intere
  • 1 spicchio d’aglio
  • alloro
  • prezzemolo
  • rosmarino
  • sale e pepe

Preparazione

  1. Mettete l’olio extra vergine di oliva in una tegame e fatevi insaporire un trito di aglio e prezzemolo. Aggiungete le cicerchie ammollate e ben scolate facendole insaporire qualche minuto girandole con un cucchiaio di legno.
  2. Aggiungete l’acqua e cuocete per circa 20 minuti.
  3. Nel frattempo, mettete a cuocere le castagne secche ammollate per circa 20 minuti in acqua leggermente salata con una foglia di alloro. Scolatele e tagliatele grossolanamente, quindi aggiungetele alle cicerchie assieme alle patate tagliate a dadini e completate la cottura.
  4. Prelevate 2 mestoli di zuppa e metteteli nel frullatore, quindi versate la crema ottenuta nuovamente nella zuppa in modo da avere un composto ben legato.
  5. Sbucciate le castagne crude, tagliatele a fettine sottili e servite la zuppa con le fettine di castagne, un trito di rosmarino e prezzemolo e infine un filo di olio extra vergine di oliva. Eventualmente completate anche con crostini di pane.

zuppa di castagne e cicerchie

La versione con glutine della Zuppa di castagne e cicerchie

La ricetta contiene solo ingredienti naturalmente senza glutine, quindi non ha bisogno di adattamenti per la versione con glutine.

Se inverno significa zuppe, zuppe nel mese di gennaio significa verdure invernali di cui cavoli e patate sono sicuramente l’esempio più immediato e questa Zuppa di cavoli, patate e scalogno è anche il simbolo della cucina povera per eccellenza, arricchita da un’idea per la cucina del recupero.

Anche se le feste natalizie del 2020 non sono state all’insegna della socialità e delle grandi tavolate in famiglia, i ricchi menù della tradizione sono troppo buoni per non farci tentare e così, come ricetta per l’Epifania che ci fa spegnere le luci delle celebrazioni, vi propongo un piatto semplice, preparato con quello che in inverno in cucina difficilmente manca: le verdure di lunga durata che amano il freddo e il buio, per l’appunto cavoli, patate e cipolle varie.

A questo si aggiunge anche una necessità. Dopo avere preparato chili e chili di succulenti ripieni a base di stracotto di carne e Parmigiano Reggiano di due diverse stagionature per gli Anolini o Cappelletti alla parmigiana, nel mio frigorifero abbondano le croste di formaggio che sarebbe sacrilego buttare, quindi urgono idee per poterle sfruttare al meglio e le zuppe sono sempre un’ottima soluzione.

E siccome è abitudine consumare legumi, in particolare le lenticchie, come auspicio di ricchezza ed abbondanza per il nuovo anno, ho pensato di completare la zuppa con l’aggiunta dei Legumotti Barilla, i fantastici chicchi di farine di lenticchie, ceci e piselli, che in soli 9 minuti ci regalano il sapore pieno ed autentico dei legumi sotto forma di pastina: chi mi conosce sa che io sono una vera e propria fan dei Legumotti, che vi ho proposto anche in altre golosissime ricette.

Con la semplicità di un piatto della cucina del recupero, vegetariana e preparata con pochi ingredienti, vi auguro un 2021 all’insegna di salute, serenità e… tanto lavoro per tutti!

Le verdure della zuppa

 

La ricetta della Zuppa di cavoli, patate e scalogno

carboidrati 6,65 g per 100 g

Ingredienti per 4 persone

  • 1 lt brodo vegetale
  • 500 g cavolo cappuccio
  • 230 g patata
  • 125 g Legumotti Barilla*
  • 100 g scalogno
  • 50 g croste di Parmigiano Reggiano
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extra vergine di oliva
  • pepe
  • sale

*Ingredienti per i quali verificare l’assenza di glutine in etichetta o sul Prontuario AIC

Preparazione

  1. Tagliate lo scalogno a fettine sottili e fatelo rosolare in un tegame con un filo d’olio extra vergine. Aggiungete le patate tagliate a dadini piccoli e lo spicchio d’aglio tritato e fate insaporire qualche minuto. Aggiungete infine il cavolo cappuccio tagliato a striscioline, mescolate bene e ricoprite il tutto con il brodo vegetale.
  2. Aggiungete anche le croste di Parmigiano Reggiano: usate un coltello per grattare la superficie esterna per rimuovere eventuale polvere, poi tagliatele a pezzetti di qualche centimetro di lato. Mettete il coperchio e fate cuocere per 20 minuti.
  3. Aggiustate di sale, buttate i Legumotti nella zuppa aggiungendo brodo vegetale nel caso in cui non ci sia sufficiente liquido per portare a cottura.
  4. Servite la zuppa con un filo di olio a crudo e una macinata di pepe.

 

Versione con glutine

Questa ricetta è naturalmente priva di glutine.

Zuppa di cavoli, patate e scalogno