Per il carico di energia necessaria per affrontare l’inverno, questa volta siamo partiti per scoprire come fosse la Germania senza glutine, scegliendo come destinazione l’incantevole città di Rothenburg ob der Tauber, in Baviera: la potreste visitare anche durante l’Oktoberfest ormai alle porte, cercando qualche opzione di birra gluten free.
Germania senza glutine: genitori in fuga a Rothenburg
Quando si attraversa la porta ad arco sotto una delle torri di accesso alla città da cui partono le alte mura di cinta, si fa un salto di mille anni tra gli intricati vicoli lastricati e le case variopinte dai tetti appuntiti.
Ovunque si posi lo sguardo, spuntano fiori vivaci, insegne in ferro battuto scintillanti, porte aperte su accoglienti ed insoliti caffè che passo dopo passo ci conducono alla piazza del mercato, Marktplatz, di fronte al municipio, dove storia e leggenda si fondono.
L’imponente costruzione dell’Osteria dei consiglieri svetta bianca sulla piazza e ci accompagna con il suo orologio che al battere delle ore si apre ricordando la leggenda di come la città si fosse salvata dalla distruzione durante la guerra dei trent’anni grazie alla Meistertrunk, cioè la “magistrale bevuta”, secondo la quale se il sindaco avesse bevuto ben 3 litri di birra (o vino, secondo altre fonti e per una leggenda gluten free) in un solo sorso, la città sarebbe stata risparmiata.
Una vista mozzafiato della città di Rothenburg
Per avere la visione completa della città, della sua struttura e del groviglio di casette a due piani, è necessario salire sulla torre del municipio aperta dalle 9:30 alle 17. Purtroppo l’orario di chiusura non rende possibile godersi il tramonto, quindi vale la pena salire di prima mattina per evitare l’afflusso di visitatori che renderebbe la salita dei ripidi e stretti gradini di legno decisamente sfidante, ma lo sforzo e qualche brivido di paura valgono lo spettacolo che si apre una volta raggiunta la stretta punta della torre.
Dopo una piacevole pausa al Café enzig Artig circondati dagli oggetti più svariati, tutti in vendita come il cibo e le bevande, si può affrontare anche il cammino di guardia lungo le mura di cinta ricostruite dopo il bombardamento che rase al suolo la città il 30 marzo 1945 grazie alle donazioni di benefattori di tutto il mondo i cui nomi sono scritti lungo il camminamento.
Dalle mura potrete godere di un’altra prospettiva la giungla di tetti scoscesi che salgono verso il centro della città sormontato dalle torri della chiesa evangelica luterana di San Giacomo.
La chiesa posta lungo il Cammino di Santiago è stata meta di pellegrini per secoli ed accoglie un imponente altare ligneo con la reliquia del santo, unico caso di presenza di una reliquia cattolica in una chiesa riformata.
La città dove è Natale tutto l’anno
A Rothenburg è impossibile sfuggire al fascino del Natale, anche se la temperatura di questo insolito settembre è di 30 gradi, così siamo attirati prima da una colorata auto carica di pacchetti regalo, poi dalle vetrine illuminate, alberi di Natale ed animazioni irresistibili per grandi e piccini: qui inizia la magia di Käthe Wohlfahrt.
Musiche natalizie, presepi animati, luci, orologi a cucù, decorazioni di ogni colore, forma e tema, nonostante il ricorso a tutta la mia forza di volontà, a Natale ci saranno biscotti a forma di fiocchi di neve ad arricchire la tavola.
E per gli amanti di questa festa, Rothenburg è una meta irrinunciabile nelle settimane che precedono il Natale quando le sue strade e la piazza centrale si animano con uno dei mercati natalizi più popolari d’Europa.
I guardiani di notte
Cosa succedeva durante il Medioevo quando le porte della città si chiudevano al tramonto? Per scoprirlo basta unirsi alla folta folla di turisti che alle 20, in lingua inglese, e alle 21:30, in lingua tedesca, seguono il guardiano notturno armato di lanterna e alabarda che racconta le proprie avventure nello svolgere le sue preziose mansioni all’interno delle mura di Rothenburg.
E con il guardiano notturno scende anche il sole che colora il cielo e le pareti delle case di un’aura rosa che rende le storie dell’insolito personaggio dal mantello nero paurosamente credibili.
Germania senza glutine: cosa fare a Rothenburg
In una cittadina bavarese che nel 2019 ha registrato 2,5 milioni di visitatori, sicuramente l’offerta di piatti senza glutine ha ampi margini di miglioramento. In tutta la città vecchia, ho trovato un solo ristorante italiano, Michelangelo, che offre un menù senza glutine (pur dichiarando di non garantire al 100% l’assenza del rischio di contaminazione).
La specialità gastronomica della franconia, di cui Rhotenburg fa parte, è la carpa che viene servita alla griglia o accompagnata da salsa al vino bianco e verdure nei mesi il cui nome contiene la lettera R, ma nei ristoranti che abbiamo visitato la ricetta non era priva di glutine.
I secondi di carne abbondano ovunque, ma anche in questo caso è fondamentale verificare con attenzione chiedendo al personale non sempre informato correttamente.
Anche il dolce tipico di Rothenburg, le palle di neve, non sono disponibili in versione senza glutine pur chiedendolo a tutti i pasticceri del posto, ma per completezza di informazioni, non potevo non citarvelo: si tratta di un impasto simile alle nostre Chiacchiere di carnevale fatto friggere negli stampi che gli conferiscono la forma caratteristica.
Se è vero che in tutti i pasti consumati non ci è mai stato servito il pane, sicuramente per le nostre esigenze famigliari questo alimento non può mancare. Il mio consiglio è quello di visitare uno dei supermercati delle numerose catene tedesche presenti per trovare un’amplissima scelta di prodotti senza glutine e non farci trovare impreparati.
Avendo acquistato il pane, vi potrete sicuramente divertire all’hotel e ristorante Villa Mittermeier dove la colazione è un tripudio di prodotti naturalmente senza glutine, bene isolati da possibili fonti di contaminazione. Inoltre, lo chef Christian Mittermeier è a totale disposizione per accogliere ospiti celiaci, possibilmente su prenotazione e la proposta di menù è decisamente entusiasmante (anche se ad onor del vero, ma per la qualità delle materie prime e delle proposte, non alla portata di tutte le tasche).
Una full immersion nella natura
Dal centro della città di Rothenburg è difficile rendersi conto che ci si trova a 400 metri di altitudine, ma è sufficiente uscire dalle mura ed imboccare uno dei 12 sentieri segnalati sulla cartina dedicata agli itinerari di trekking per trovarsi immersi nel verde ed avere una vista incantevole del colorato insediamento.
Inoltre, Rothenburg si trova sulla Romantische Strasse, uno dei percorsi turistici più spettacolari e famosi che parte da Würzburg e finisce a Füssen sulle Alpi tedesche coprendo una distanza di 460 chilometri attraverso località di interesse storico e paesaggistico, tra cui appunto Rothenburg.
L’hotel Villa Mittermeier ci fornisce lo zaino da picnic perfetto per affrontare la fatica: piatti, posate, bicchieri, pasto completo, nonché acqua e vino.
Il sentiero n° 2 è quello che segue il fiume Tauber, popolato dai mulini che in passato venivano utilizzati sia per molire il grano che per tagliare la legna, ma che purtroppo non sono più in funzione, anche se questo non toglie nulla ai percorsi immersi nell’ombra di boschi luminosi con sentieri ben tenuti ed accessibili anche a camminatori non esperti.
Camminiamo per 11 km chiacchierando, fotografando e godendo della pace che ci regala perfino la vista di un martin pescatore, l’uccellino turchese di cui avevo solo letto nelle favole. Trovato un tavolo ricavato da un tronco con le rispettive panchine, possiamo godere del tesoro Mittermeier apparecchiando in grande stile nel mezzo del bosco.
Imperdibile è anche il cammino che segue le mura di cinta per vedere le 22 torri che circondano la città, percorso che permette di entrare ed uscire dalle porte cittadine, magari perdendosi per le viuzze ogni tanto, per poi riprendere lo stesso itinerario o imboccarne uno diverso.
Per chi preferisce la bici alle camminate, la scelta di piste ciclabili e percorsi è altrettanto ampia ed appagante.
I musei che non ti aspetti
Se noi italiani ci aspettiamo di trovare un museo sulla storia della città un po’ in ogni destinazione turistica (Museo di Rothenburg), sicuramente il Museo del crimine ed il Museo di Natale sono quanto di più insolito e opposto.
Il Museo del crimine medievale rappresenta la raccolta più completa (ed agghiacciante) di strumenti di tortura utilizzati nel Medioevo, uno dei momenti più bui dell’umanità e sicuramente un monito a non ricadere in tanta barbarie, ma comunque una visita che non consiglierei alle famiglie con bambini.
Esattamente opposto è invece il clima del Museo di Natale, inaugurato nel 2000 dell’imprenditore Harald Wohlfahrt, l’artefice dei famosi negozi di articoli natalizi che ne portano il nome (Käthe Wohlfahrt), dove vengono raccontate le tradizioni di tutte le regioni tedesche in occasione di questa festa e collezionati preziosi oggetti che vanno dalla sua origine alla metà del secolo scorso.
Come arrivare a Rothenburg
Rothenburg è ubicata a 80 km da Norimberga. La soluzione più rapida dall’Italia è arrivare in aereo fino a Norimberga e noleggiare un’auto oppure prendere uno dei numerosi treni regionali fino a Rothenburg.
I treni sono un’alternativa comoda, ma piuttosto lunga, mentre l’automobile può essere una soluzione stimolante pianificando soste nelle attraenti località che si trovano lungo il percorso sia in Svizzera che in Germania.
Per il nostro viaggio, abbiamo scelto un itinerario che prevedeva di incontrarci con i compagni di avventura Ellen e Fred Gromann sul lago di Costanza per poi proseguire in auto fino a destinazione. Anche in questa occasione, il Lago di Costanza ci ha regalato esperienze memorabili da aggiungere a quanto vi avevo raccontato su questa magica terra.